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libro secondo 101

In esso il corpo i semi, e tra di loro
579Confondon concitati il nostro senso;
Come da te sperimentar tu puoi,
Se mai per caso qual ti voglia parte
582Del corpo tuo con la tua man percoti.
Necessario è però, che assai difformi
Sien gli atomi tra lor, se posson tanta
585Produrre in noi varïetà di sensi.
     Le cose poi, che dure e fitte appaionci,
È necessario ch’abbian più tra loro
588Uncinati i principj e quasi a rami,
Che in alto grado le tengon compatte.
Nel cui gener tra’ primi e in prima schiera
591Son da porre le pietre adamantine,
Use a spregiar percosse, e le robuste
Selci e la gagliardía del duro ferro
594E il bronzo che i sonanti usci sostiene.
Tutto ciò poi, ch’è liquido e fluente
Dee di più tondi semi esser composto,
597Perchè i gruppi di questi non si frenano
[M.]Mutuamente con tenace vincolo,
E ognun facile ha in giù corso volubile.
600Le cose infin, che dileguar tu vedi,
Qual fumo, o nebbia, o fiamma, ad un sol punto,
Se non del tutto han lisci e tondi i semi,
603Pure è necessità, che d’intricate
Parti non sian frenate, a ciò che possano