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L’amore universale, precetto unico e nuovo, nel quale quella dottrina si compendia, importa a natural conseguenza il compatimento, la tolleranza, la vicendevole riverenza, e pone al bando dell’umanità ogni dispotismo di fatto e di sistema, ogni autorità che si erge al dissopra della forza delle cose, dell’unanime consenso, del generale interesse.

Ora la cattolica ascetica, che tante forze isola e paralizza, che tante intelligenze riduce a schiavitù, che tanti fervori raffredda, che tanti nobili slanci raffrena, che tanti generosi entusiasmi riveste delle grette forme del partito, che tante esistenze si tiene eternamente oscillanti e dubitative sul grave problema d’un moto primo, d’un estemporaneo escogitato, orbo di conseguenza perchè intimo, di un motto oziosamente ed innavvertemente sfuggito, d’uno svagamento intempestivo anche, ma tutto proprio della mobilità dell’organo pensante, tutto questo sistema non vi par egli, ditelo voi, roba da bambini e compassionevole miseria?

L’analisi sistemata è studio pericoloso se da grandi e leali intelligenze non venga esercitato. La massa delle mediocrità, impotente già per sè stessa ad accogliere in uno sguardo tutti i lati d'un concetto, se per sovrappiù venga sistematicamente applicata ad un dettaglio, non ne diverrà che sempre più gretta e microscopica. Gl’interessi poi studiano il sofisma, le passioni cercano il cavillo, il dispotismo s’allieta dello scisma, e lo spirito debole, tratto in tortuoso e smarrito sentiero, sente più che mai il bisogno d’una guida, alla quale è costretto affidarsi ad occhi bendati, sia che al bene lo conduca ed al meglio, o sia che al peggio lo trascini, e nel suo proprio male lo immerga.

Noi perciò vorressimo che la donna special-