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XIV

siccome quelli che il loro pregio in sè stessi nom recano, ma portarvi debbono alla viriti, all'amore universale, all’operosità.

Considerando quindi la donna nella famiglia, e vedendocela ricca e forte di una potenza, che ha la sua segreta ragione nei cuori stessi di quelli che la circondano, eppure vedendo questa stessa potenza rinnegata dalle istituzioni, paralizzata dagli interessi, soffocata dallo abuso del muscolo, e dalla donna stessa sconosciuta e deprezzata per l'inscienza deplorevole del proprio valore, mi sorge spontaneo il voto, ch’ella si desti finalmente al sentimento dei propri mezzi, ed alla loro doverosa e lata applicazione. — Madre, vede passarsi fra le mani tutte le generazioni, sulle quali tutte ella possiede lo irrepugnabile vantaggio della prima educazione. Incalcolabili sono le conseguenze di questo fatto! l’uomo non giunge che assai difficilmente a sbarazzarsi dalle impressioni della prima infanzia. In quella età non sono già idee che si accatastano sopra idee, ma sensazioni che si aggiungono a sensazioni, cosichè le prime nozioni della vita possono chiamarsi vere incisioni, mentre inumerosi concetti, che attraversano la mente adulta, non sono che panorami. Da ciò ne deriva che, quando la donna farà sosta alba coscienza di sè, e saprà e vorrà applicare lo immensurabile potere del materno ascendente, e l’arte avrà appresa dello educare, le generazioni saranno quali essa le vorrà.

Nè meno potente è la donna sposa, quando le nuziali tede accese vengano dallo amore, massima potenza che abolisce e sopprime di fatto tutte le tirannidi escogitate dagli interessi, appoggiate dalle leggi, applicate dalla forza, e sottoscritte dalla debolezza, delle quali fu ed è dovunque e sempre, dal più al meno vittima la donna moglie. Non è che sotto la influenza dello amore, che risorgono