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Infatti che fa la penna in mano alla donna, se non serve per la sua causa come per quella di tutti gli oppressi?

Non basta che la donna, colle molteplici produzioni della sua mente, porti ogni giorno davanti alla società una nuova affermazione della sua intelligenza. Ciò sarebbe come pretendere che un popolo si sbarazzi da uno straniero dominio a furia di legali dimostrazioni. Lotta, lotta aperta vuol essere contro l’ingiustizia e la prepotenza. Non vedete che ogni dispotismo non allarga d’un anello le catene della sua vittima che quando sente stringersi al collo il nodo scorsoio?

Temete forse l’opinione, il sarcasmo, il ridicolo che l’uomo tenta gettare a piene mani sulle aspirazioni della donna onde scoraggiarla dal generoso assunto? Tenetevelo per fermo, egli avrà ben più voglia e diritto di sorridere se non lo fate. Il vantaggio sarà tutto suo.