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lonigildo — lonza. 293


langbarta, ascia lunga]. Di più: talvolta i Longobardi sono chiamati anche semplicemente Bardi: per es. nella poesia lat. presso Paolo Diacono III, 19; nella cronica sl. di Ermoldo I, 25, 2; nel Chron. Salern. presso Pertz, Monum. Ger. III, 486, 488, 554, 510; ed a questo appellativo si connette la denominazione di Bardengau, cantone dei Bardi, che resta tuttavia al paese che sulle rive della bassa Elba, si stende da Harburg a Blekede (Blekingen in Saxos hist. Daniae ed. Müller VIII pag. 418, 419); dove Tacito colloca appunto la sede dei Longobardi». Deriv.: Longobardia. V. del resto Lombardo.

Lonigildo, (term. stor.) retribuzione, ricompensa, regalo reciproco (Muratori, Capponi). È una parola importataci dai Longobardi e ricorrente in Rotari 175, 184; Liutprando 43; Astolfo 12 sotto le forme di launigild, launechild launakild, e proviene da * launigeld. L’aat. presenta lôngëlt, as. lôngëld; il got. dovette essere launagild. È composto di got. laun, aat. mat. lon, tm. Lohn, ags. léan, e di aat. gëlt gëld kêlt, mat. gëld, donde tm. Geld, denaro: due nomi già esaminati sotto Guiderdone e Guidrigildo. Non è facile capire la ragione del composto; giacchè i due elementi pel signif. pressappoco si equivalgono, almeno nel senso che avevano anticamente, importando il primo “mercede, salario, ricompensa, premio”, e l’altro “paga, risarcimento, rifacimento, retribuzione”. Stando ai sensi moderni si troverebbe il signif. di “paga della mercede”, che è passabile. Questo composto, come molti altri termini giuridici in uso presso gli antichi popoli ger., sparì dal mat. e dal tm.

Lonza, l’estremità carnosa che dalla testa e dalle zampe resta attaccata alla pelle degli animali grossi, che si macellano, nello scorticarli. Secondo il Diez questo nome procedette da aat. lúntussa, sugna, lardo, il grasso, il grassume; e non da fr. longe, lombata.