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grignare — grimaldello. 219


rîsan, salire, cadere, anrd. risa, sollevarsi, mat. krîsen, strisciare, da ricondursi tutti all’ags. grindan, triturare, macinare; e l’agg. grîs da hrîs sarebbesi formato da rîsan in senso di “debole, fragile”. Ma questi ravvicinamenti del Faulmann ci sembrano molto arditi per la forma e molto più per il senso. La parola ger. in quistione non ha nulla che fare coll’altra di ug. sig., e che apparentemente le sembra connessa anche foneticamente, cioè agg. grau, mat. grâ, aat. graô, grigio. Deriv.: grigiastro, grigioferro, grigiolato, grigione, Grigioni [t. Graubünder].

Grignare, ridere. Questo vb. non è usato come semplice, ma s’incontra nel composto digrignare (v. questa parola) con significato però alquanto diverso, e in parecchi dialetti, come bergam. com. grigná, dirugginare i denti, lad. grigná, baie, prov. grinar, e moden. (Montese) sgrignare, ridere rumorosamente, dove è notevole la conservazione del signif. primitivo. Procede da aat. grînan, crînan, mat. crînen, storcere la bocca ridendo o piangendo, dirugginare i denti; donde anche ing. grin, piangere, anrd. grima, maschera, elmo. Spetta pure qui mat. grinnen, stridere co’ denti, l’ing. to groan da ags. gránian, gemere, sghignazzare; poi tm. greinen, lagrimare, e grinsen, ghignare. Il Faulmann fa aat. krinan = hrinan, e poi riconduce ambedue questi vb. ad aat. hringen, tm. ringen, torcere, storcere, a cui corrisponde l. ringor, rignare. Hrinan sarebbe attivo e significherebbe “dilatare storcendo”: grinan passivo, e varrebbe “essere adirato”. Egli ammette anche che mat. krien, gridare, sia una ulteriore formazione da aat. grinnan.

Grimaldello, strumento di ferro ritorto da uno dei capi, che serve per aprir le serrature senza la chiave (Sacchetti, Buonarroti, Pulci). Immediatamente questo nome pare riposi sull’afr. cramail, donde fr. crémaillère, [da quest’ultimo sp. gramallera] crémaillon d’ug. sig.; giacchè se procedesse direttamente da bl. cramaculus, presente-