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212 graspo — greppa.


Graspo, ramicello del tralcio della vite spogliato dei chicchi (Crescenzio, Agric.; Soderini, Coltiv.). È lo stesso che raspo, premessa la gutturale; come avviene spesso sia in it. che in t. (cfr. Granfi da Ranfi). Per l’etim. ger. della parola v. Raspo.

Grattare, stropicciare o fregar la pelle colle unghie per attutarne il pizzicore (Dante, Sacchetti). Venne in un coll’afr. grater, fr. gratter, sp. prov. gratar, dal ger. kratton che si svolse nell’aat. chrazzôn, mat. kratzen, kretzen, tm. kratzen, d’ug. sig. Appartengono qui, oltre a mat. kratz, kretz, tm. Krätze, grattamento, anche nd. krota, incidere, sv. kratta, ing. to grate, fregare, grattare, got. gakruton, sminuzzare, e tm. kritzeln da mat. kritzen, aat. krizzôn, eccitare, intagliare; ed alcuni vorrebbero riportarvi ancora Kreiss, circolo, da rad. krît; donde kritión, da cui chrizzôn, sarebbe “tracciare linee”. Secondo il Faulmann l’aat. chrazon, tm. kratzen sarebbesi formato da graz, germoglio e significherebbe “strofinare con aghi o simili”, che risalirebbe a rad. raz d’un vb. ger. rizzon, aat. rizon, strappare. È adunque falsa l’ipotesi di Diez e Schade che l’aat. sia venuto dal l. charaxare, grattare, scrivere, che a sua volta sarebbe venuto da gr. χαράσσειν incidere, disegnare: il che del resto si deduce anche della forma stessa; giacchè da charassare non sarebbe stato possibile la formazione di un grattare. Il bl. cratare, secondo lo Scheler, ricorre già nelle Lois des Frisons. Deriv.: gratta-ticcio-tura-zione; grattugia-giare-giato-giatura.

Gremire, afferrare (Fr. Barberino; Berni). Vedi Ghermire.

Greppa, greppo, luogo dirupato e scosceso; vaso di terra rotto; raggrinzamento delle labbra che fanno i bambini quando cominciano a piangere (Dante, Buti). Questa voce ger. che fra le lingue rom. penetrò solo nell’it. e nel lad., e quindi fu verosimilmente d’importazione longobarda, riposa sull’aat. clëb, clëp, promontorio, cachlëp,