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OMERO IL GIOVANE


L’INVITO

Parrasio ti saluta,
     Armonioso nepote
     Dell’immortale Omero!
Artemidoro, amato
     5Da quel Nume custode
     Delle ricchezze ascose
     Nel seno della terra,
     Vuole, tosto che ’l sole
     Abbandonando il cielo
     10Scenda nel mare, in mezzo
     Agli amici con lauta
     Cena il dì celebrare,
     Che gli diede la vita.
     Gran mumero di donne,
     15Delle Grazie rivali,
     Abbelliran la festa.
     Ma al più gajo banchetto
     Sempre manca il più bello
     Fregio, se riman privo
     20Della voce soave
     D’un ispirato vate.
     Non rifiutar, nepote
     Del prence de’ cantori,
     Soddisfare la brama
     25D’Artemidoro, ornando
     Colla presenza tua
     Il pomposo festino.
     Condiscende a dar qualche
     Lode all’uom fortunato,
     30Ch’apertamente i Numi
     Colmano d’ogni bene.
     Chi mai tal compiacenza
     Rimproverar vorrebbe
     Al benevolo vate?
     35Riconoscente al certo
     Artemidor daratti
     In grato guiderdone
     Od un tripode argenteo
     Che non sentì l’ingiurie
     40Del struggitore fuoco,
     O bellissima tazza
     Di puro oro fregiata.


LA RISPOSTA

No, no, non voglio all’ira
     Delle Camene espormi,
     Ed arrischiar che ’l dono
     Mi tolgano del canto!
     5Non isperar, ch’io mai
     Dall’auro accecatore