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Una terza Fanciulla

     Ed un pastore ardito,
          Varcato l’orbe intero
          A Delfo giunse, dove
          615Ha la terra confin:
          Ch’oltre a quel nell’abisso
          Che il sole non rischiara
          Nè la variabil Luna,
          La negra notte sta.

     620Ei conoscea de’ popoli
          E gli usi e la favella,
          E con paziente zelo
          Tutte me l’insegnò.
          Elisa un dì, veduti
          625Del mio lavoro i frutti,
          Questa che gli occhi ammirano
          Gemma gentil donò.

Coro.

     Infin che l’ape il mele
          Qui apprestare non cessi,
          630Infin che della quaglia
          S’oda il canto nel pian;
          In questa lieta valle
          Di te, che solo festi
          I giorni suoi felici,
          635Le laudi s’udiran.

     Simíle ai Dei, scorgesti
          Il presente e il futuro,
          E provida creasti
          Nostra felicità.
          640Desti ai pastor gli armenti,
          Desti ai cultor la messe,
          La fresca e forte etade
          Ti dee suoi lieti dì.