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non mi era soddisfacente; ma rammentandomi di quello che disse Plinio a questo proposito, mi determinai alla prima occasione di esaminare l’effetto dell’olio sopra l’acqua. Nell’anno 1762 osservai, per la prima volta, le quiete che l’olio produce sull’acqua messa in movimento in una lampana che aveva appesa nella camera del capitano. Mentre io contemplava questo fenomeno, mi assicurava un vecchio capitano di vascello, che l’olio abbia la proprietà di spianare sempre la superficie dell’acqua, e che gli abitanti delle isole Bermude spesse volte impiegano questo mezzo per roncigliare i pesci ch’essi non possono vedere quando la superficie del mare è agitata dai venti: ed aggiunse, che i pescatori di Lisbona, quando vogliono entrare nel Tago, allorquando le onde montano altamente sopra il banco d’arena posto all’imboccatura di questo fiume, minacciando di riempiere di acqua la barca, sogliono versare uno o due fiaschi di olio nel mare, il quale tranquilla le onde, e procura una sicura entrata nel fiume. Altronde ho pure udito che i marangoni nel mare mediterraneo lavorando sott’acqua, ed essendo la luce del solo inter-