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glianza, poichè allora sopra tutta la terra il giorno e la notte sono uguali tra loro; e precisamente quello dell’ariete chiamasi il punto di primavera, e l’altro della bilancia, il punto di autunno. Un circolo tirato per questi punti ed il polo si chiama il coluro degli equinozj (colurus aequinoctiorum). Cominciando dal 21 di marzo, i circoli diurni, che pare descrivere il sole intorno alla terra, sempre più s’allontanano verso il nord dall’equatore, finchè essi, ai 22 di giugno, entrando il sole nel segno del cancro, si avvicinano, il più ch’è possibile, al nostro zenit, arrivando allora alla maggior declinazione dall’equatore, cioè di 23° 28', simile alla inclinazione dell’eclittica. Da tal punto cominciano poi i circoli diurni ad avvicinarsi di nuovo sempre più all’equatore: ai 23 di settembre il sole lo passa, e declina in ugual modo verso il sud, finchè ai 22 di dicembre entrando esso nel segno del capricorno, descrive un circolo distante di 23° 28' dall’equatore. I punti dell’eclittica, ai quali il sole arriva nella maggior distanza dall’equatore, chiamansi punti di solstizio: il primo, il punto d'estate, poichè allora