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nel rapporto dei sessi. 55

modo tutto speciale ad assegnargli il Bello per segno distintivo.

Per altra banda, noi potremmo benissimo rivendicare la denominazione di Sesso Nobile, se il primo dovere d’un nobil carattere non fusse di allontanare tutti i titoli d’onore, e se non fosse più grande, per sua parte, di darne che di riceverne. Siam noi tuttavolta lungi dal pretendere che la donna manchi di nobili qualità, o che la bellezza sia un merito assolutamente estraneo all’uomo: anzi per contrario, sembraci fondato a sostenere che i sessi partecipano di tal doppio carattere, in tale proporzione però, che tutti gli altri vantaggi della donna concorrono ad offrirci quello del Bello, punto culminante della sua natura, nel mentre che il Sublime, come primo attributo dell’essere nostro, debbe dominar visibilmente tutte le nostre virili qualità. Su di ciò hanno a fondarsi tutti i giudizi sia di biasimo, sia di encomio, inverditi dall’uno e dall’altro succo. Quindi ogni buona educazione diretta da tale principio, tenderà costantemente a condurre l’allievo alla sua vera perfezione morale, mercè il possesso delle qualità che gli son proprie, se non si vuol cancellare, nelle due metà della specie umana, quell’amabile e nobile differenza cui esse eran destinate. Giacchè non troppo saprebbe dirsi che s’hanno quì Esseri umani sotto gli occhi; ma non sono questi esseri del medesimo genere, benchè appartengono alla medesima specie.

Ha la donna un innato sentimento e di gran potenza incitatrice verso tutto ciò ch’è bello, elegante ed accurato. Sin dall’infanzia ella già