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Joppi,



l. Sonetto che accompagnava il Caas amoroos, capitoletto in ottava rima.


In giambi dal libruz chi mi mandaas,
        Iò vi mandi, Signoor, un caas seguijt,
        Chist è caas amoroos non plui sintijt,
        Fin mo iò sool i hai mituu dentri il naas.
Lèilu donchia e scriveeimi s'a vi plaas
        Il suggett, e se i viers corrin pulijt,
        Accomodaal dovent ch'al è falijt,
        Ch'ad ogni mood anch voo sees di Parnaas.
Vi sai a dij chi vees da ridi un pooc,
        Voo po in particolaar chi cognosees
        Ogni piz, ogni strada di chis looc.
Stait san, e governavi si podees;
        E se qualchi polzetta vi faas zooc
        Buttavi pur, ch'in dutt no pierdares.




5. Rime


di anonimi Udinesi.

[Da un ms. del tempo1, nella Collez. Joppi.]


a.2

Horatio.      Daspò ch'iò peni par te,
                            Tuniuzze vite me,
                            Daspò che ti puarti amor
                            E ch’iò vif in tal brusor,
                            Mo no vustu havè pietat
                            Di chest quarp anime e flat,
                            Refrigeri di chest cur,
                            Tuniuzze, ohimè ch’iò mur.



  1. È un codice in-4° di p. 135, e contiene anche delle rime italiane. Qui si stampa un buon terzo delle vernacole, badando a scegliere le più spontanee o le meno ammanierate.
  2. Con le varianti del Cod. Caiselli.