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4& cìso dai Bulgari. Intanto da- principi e magnati furono spediti de’ messaggi al nostro delegato cardinal Capuano in Siria, premurandolo di recarsi nella conquistata me^ tropoli dell’oriente; onde col pabulo della sua parola confermasse nella fede ortodossa quella chiesa de’ greci e desse provvide disposizioni pel buon governo di questa. Il cardinale Capuano tantosto v’accorse, dove infra gli applausi e le pompe fu ricevuto da tutto V ordine ecclesiastico, é dall’imperador latino Enrico, che con il suo esercito lo condusse nella patriarcale chiesa ài 8. Sofia. L^ amor della sua cara patria, Amalfi, da cui il cardinale tanto era mosso ed animato, e ’1 disegno concepito di rinvenire il corpo dell’Apostolo s. Andrea onde avesse potuto adornarne il suo paese, lo rendea tristo e pensieroso (i). Entrato egli casualmente un giorno nella chiesa de’ Ss. Apostoli per inchinarsi, seppe da alcuni vecchi sacerdoti amalfitani colà stanzionati ^ che in quella chiesa appunto riposavano le sacre ossa dell’Apostolo Andrea. A tale lieta ed impensata novella il Capuano irrequieto, divenne fin che trovato il mezzo opportuno, destramente e di soppiatto ( con altri corpi di Santi e innumerevoli reliquie ) lo tolse via e nel suo albergo il tenne racchiuso. Disimpegnata ch’ebbe la sua carica di legazione, tutto ebbro di gioja dispose di subito ri•^mm (i) Il cardinale Capuano sapeva che in Costantinopoli si celara il corpo di S. Andrea, il quale a 26. maggio 353 imperando Costante e Costanzio figli di Costantino, era stato da Patrasso città della prorincia deirAcaja trasportato in Constantinopoli cogli altri corpi de’ Ss. Luca Evangelista, e Timoteo discepolo di S. Paolo. Y. Polonus in Chron. pag. 16. — Marian. Scoti in Gliron. lib. 3. in script, rer. German. Abb- Vrspergens. in Chron. pag. 63. Lambert Schafnaburgensis, annales p. 453. ec.