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34 la piazza, a cai montasi mercè una spaziosa e bella setUnata di piperno ) sul di lui pianerottolo in bizzarra forma innalzasi un atrio coverto di costruzione send-go* fica, sostenuto da colonne di vario carattere. — Nella ^esa si entra per quattro porte, con altrettante navi analoghe: Un tempo ne contava cinque. Le valve del* la porta maggiore sono di bron^, e si stimano lavora^* te in Grecia. L’epoca loro rimonta al X. secolo della Repubblica Amalfitana. Una delle iscrizioni segna il nome del benefico fondatore Pantaleone di Mauro Conte, tt Hoc opus fieri ìussit prò redemptìone animae suae n Pantaleo fiUi Mauri de Pantaleone de Mauro de Mcui» rone Comitej e più sopra leggesi ^ «Eioc opus Andreae memori consista a Effectus Pantaleonis bis honore auctoris studiis a Ut prò gesti s succedat graiia culpis. Chi sia questo Pantaleone Conte non è facile rinveni* xe: egli forse apparteneva a uno de* Mauri, Conti della repubblica. In un istrumento del 1066, mese d’Agosto indizé IV. trovo notato: Ego quidem Maurus fiUi t/uondam Pantaleonis, de Mauro de Maurone Cornile (i); e dalla Cronacbett^ ms. della Minori Trionfiinte (a) si scorge pur anco che qu^o Pantaleone figlio di Mauro donò alla chiesa di S. Trofimena di Minori 4^0. tari, per rediQiWoxie della sua anima, in tempo che quella chiesa si rinnovava. — Or la cronaca Cassinese ci fa sapere che questa porta di bronzo servi di modello a quella di Mon-*^ (1) Archiy* del monist. della Ss. Trinità d’Amalfi istrum.. n«i5i. (a) Minori Trionf. pag. 61.,