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32 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

Assab, non avevano acconsentito a trattare la vendita della vicina isoletta di Darmakié, il cui possesso era agognato dalla Società Rubattino (che intendeva farvi un deposito di carbone), perchè dicevano che dipendesse da Berehan, capo di una vicina tribù. Il professor Sapeto divisò pertanto di recarsi a Reita presso quel sultano, affine di conseguire da lui medesimo il desiderato acquisto, e con tal disegno partimmo coll’Africa la mattina del 15 marzo e volgemmo la prora verso il piccolo promontorio nomato Ras Dumeira, distante poche miglia dallo stretto di Bab-el-Mandeb.

Giunti in cinque ore di navigazione dinanzi al capo, e sbarcati, non senza difficoltà, a cagione delle secche, i miei compagni ed io scortammo il professore nella sua spedizione fino a Reita. Attraversammo dapprima una delle solite spiagge emerse, coperta di conchiglie subfossili e di madrepore di specie identiche a quelle viventi nel vicino mare, poi un terreno un poco ondulato qua e là, cosparso di grami alberetti e di cespugli, ed in meno di due ore fummo di fronte al villaggio, i cui abitanti, fatti consapevoli delle nostre pacifiche intenzioni, ci vennero incontro per condurci al loro capo.

Reita si compone di poche diecine di capanne, di cui parecchie sono identiche a quelle dei Danakil d’Assab, ed altre, più ampie, di forma rettangolare, sono fabbricate di rami d’albero e di paglia e portano un tetto a due pioventi. Noi fummo introdotti nella maggiore, residenza del sultano. Egli ci aspettava accoccolato sul suo angareb 1 circondato dai suoi più fidi guerrieri, che in numero di 30 o 40 ingombravano la capanna. Al nostro apparire ci salutò con piglio dignitoso e cortese, e ci fe’ sedere; poi, licenziati i suoi cortigiani, s’intrattenne a lungo col professore intorno all’oggetto della nostra visita.

Berehan ha una fisonomia intelligente, espressiva, un nobile portamento, e sembra sotto ogni aspetto superiore a’ suoi sudditi. Egli portava una tunica bianchissima, alla foggia araba, ed un turbante parimente bianco. I suoi seguaci erano soltanto coperti di una fascia di tela avvolta intorno alla vita, e dall’aspetto loro traspariva un’indole fiera e selvaggia.

  1. Mobile molto usitato in tutto l’Oriente, e che serve di sofà e di letto. Consiste in un telaio di legno che porta una rete di lacinie di cuoio o di paglia, ed è sorretto da quattro colonnette di legno greggio ed ornato d’intagli.