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30 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

echeggiò nella baia il tuono delle artiglierie per festeggiare il lieto avvenimento e per salutare la bandiera tricolore che per la prima volta sventolava sulla nuova terra italiana. Possa all’ombra di quella bandiera popolarsi il deserto lido e diventare un rifugio al navigante, un campo fruttifero alle imprese del commercio, una oasi libera e prospera in mezzo alla schiavitù ed alla miseria che lo circonda!

Nei giorni successivi, ogni qualvolta il mare permise di ammainare le lancie, visitammo ora quel punto, ora questo della baia, non trascurando di osservare quanto riflette la storia naturale del paese o le sue produzioni, e non tralasciando di raccogliere qualunque oggetto interessante ci venisse fatto d’incontrare.

Le nostre ricerche, le quali in gran parte erano dirette alla zoologia ed alla botanica, non sortirono esito molto fortunato, perchè la vita animale e la flora sono assai miseramente rappresentate ad Assab e nelle terre circostanti. La zoologia marina presenta un campo d’indagini più fecondo assai e meno esplorato; ma richiede, per essere coltivata con frutto, mezzi ed agi che a noi in quel momento mancavano. Quanto alla natura inorganica, non porge colà al naturalista che un numero limitatissimo di minerali e di roccie.

I miei compagni, abili cacciatori, muovendo, in vantaggio della scienza, spietata guerra ai quadrupedi ed agli uccelli, uccisero due graziose antilopi, una lepre, un piccolo roditore, ed una trentina di specie d’uccelli che quasi tutte appartengono alla fauna circummediterranea. Nel piccolo numero di quelle proprie alle regioni tropicali, citerò la comune Nectarinia pulchella, il cui corpicino, parte verde metallico ed azzurro, parte giallo, splende come gemma nei boschetti di acacie. Taccio degli animali delle altre classi, da noi osservati, che non offrono alcun fatto speciale degno di nota.

Perlustrando un giorno il confine settentrionale del territorio acquistato, mi imbattei in alcune abitazioni degli aborigeni, situate accanto ad un pozzo, all’ombra di alcuni palmizi. Sono queste costituite di una armatura emisferica di rami d’albero intralciati, sulla quale sono adattate pelli di bue e stuoie di palma insieme unite 1, ed hanno una sola apertura, uscio e finestra ad un

  1. Nel territorio acquistato non si trovano che alcune poche di queste capanne,