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20 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

dei venti di mezzogiorno 1 avvistiamo l’isoletta di Gebel Teer, vulcano (così dice la carta di Moresby) di 900 piedi d’altezza. Lasciate indietro le rupi di Zabaier, passiamo l’indomani a ponente di Zoggur o Zachur, della grande e della piccola Harnish, formate di adusta lava.

Ma tutti gli sguardi si volgono ora alla terraferma, il cui profilo indeciso già si scorge tra i vapori dell’orizzonte. In breve si disegnano distintamente i contorni dentellati di una lunga ed alta catena, i cui estremi si perdono nella nebbia; compariscono poi, all’innanzi, alcune eminenze coniche di colore oscuro, col comignolo mozzo, la cui forma caratteristica rivela l’origine ignea. Tra queste e la catena, che forma il fondo del panorama, si interpongono altri monti, alcuni dei quali (i più meridionali) presentano una forma tabulare, come fossero troncati presso la base.

Mentre la terra si avvicina, le più alte giogaie rimangono occultate dai monti meno elevati e più prossimi a noi, alle cui falde si estende fino al mare un’angusta striscia di terra vestita di vegetazione. L’Africa entra allora nella baia d’Assab e va a dar fondo nell’ancoraggio di Buia. Siamo arrivati!

Per mala ventura il giorno volgendo al suo termine, ai naturalisti impazienti di principiare le loro ricerche non fu concesso di scendere a terra. Ma il loro desiderio fu invece soddisfatto nella seguente mattina.

Prima di render conto delle mie escursioni nella terra dei Danakil, mi si conceda dire qualcosa della sua posizione e dei suoi limiti.

Sotto il nome di Samhar o Samhara i geografi distinguono il tratto del littorale africano compreso fra il capo Calmez 2 e lo stretto di Bab-el-Mandeb e separato dagli altipiani della Nubia, dell’Abissinia e del paese dei Galla da una serie di alte montagne che si scinde localmente in parecchie distinte catene parallele.

  1. Nella parte meridionale del Mar Rosso il monsone di sud-ovest regna per due terzi circa dell’anno, cominciando in ottobre e terminando in maggio o giugno; nei mesi di giugno, agosto e settembre diventano invece predominanti i venti del nord. Nella parte settentrionale le brezze del nord regnano per nove mesi dell’anno, e specialmente in giugno, luglio ed agosto; in ogni tempo vi si fanno sentire per breve durata anche i venti del sud.
  2. Ras Rawai, nella carta di Moresby, ediz. ital.