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notte dinanzi a dahal. 81

color giallognolo e di forma più perfetta sono principalmente ricercate pel mercato di Bombay; le bianche all’incontro si preferiscono a Bagdad; nei porti arabi si esitano facilmente le perle minute e difettose che altrove non hanno smercio.

Appagata omai ogni mia brama, rispetto alla pesca delle perle, ritornammo la sera medesima all’ancoraggio di Sarato, unitamente allo sciame delle barche peschereccie, e l’indomani, dopo aver consacrato le prime ore del giorno alle consuete raccolte ed all’acquisto di conchiglie e crostacei che i palombari ritraevano per me in gran copia dal fondo della rada, si salpò l’áncora, col proposito di veleggiare al largo di Nora e di pernottare all’isola di Dahal, per poi continuare il viaggio alla volta di Massaua. Ad onta del vento favorevolissimo, non riuscimmo in questo progetto, e fummo colti da oscurissima notte in alto mare. Finchè fu possibile, governammo, coll’aiuto della bussola, verso l’isola; poi, siccome lo scandaglio accusava poco fondo ed una striscia di spuma fosforescente annunziava d’innanzi a noi, ed assai prossima, una barriera di frangenti, abbisognò in fretta e in furia ammainar le vele ed assicurar l’ancora. In breve:

                    Dalla rabbia del vento che si fende
                    Nelle ritorte, escon orribil suoni.
                    Di spessi lampi l’aria si raccende,
                    V’è chi corre al timon, chi i remi prende 1.

Col repentino scatenarsi del vento, il mare si commuove e spesseggiano le onde, di cui la mia povera barca seconda i movimenti tumultuosi, sollevandosi o adimandosi, immergendo or l’uno or l’altro fianco, mentre in ogni sua parte scricchiola e cigola, quasi come gemesse per l’angustia. Da quando a quando io interpellava Abu-Baker per chiedergli se la burrasca fosse per crescere o per scemare, se l’ancorotto non arasse, se il canapo facesse buona resistenza, e ciò affine di provvedere in tempo alla salvezza del legno, ove occorresse il caso. Ed egli mi rispondeva imperterrito che tosto o tardi, a Dio piacendo, gli elementi si sarebbero calmati, e che se Allah avesse decretata la nostra perdita, era pur d’uopo che avvenisse, e niuno sarebbe stato in potere d’impedirla. A queste

  1. Ariosto, Orlando furioso.