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poi i duchi di Benevento si fossero resi cattolici, abbracciando la fede dei vinti romani, pur tuttavia la loro conversione fu cosa del tutto esteriore, giacchè vissero ignari dei principii e del vero spirito del Cristianesimo. E anzi anche ai tempi del duca Romoaldo, cioè nella seconda metà del settimo secolo, adoravano immagini di bruti e alberi, e professavano in varii modi l’idolatria. E la ripugnanza che i longobardi di Benevento provarono nei primi tempi per la religione cattolica si argomentava pure da ciò, che dove in altri stati longobardi gli ecclesiastici, da Aldi che prima erano o schiavi di nascita, in virtù del loro ufficio, furon dichiarati liberi cittadini, nelle terre invece che componevano la duchea di Benevento, troviamo, anche in tempi posteriori al governo di Arechi, gli ecclesiastici privi di libertà, e taluni tenuti in condizione di schiavi, e finanche venduti dai loro padroni, e ignorasi se un tal fatto debba essere ritenuto come un abuso dei tempi ulteriori, o non anzi per una continuazione dell’antico ordine di cose.

Un’altra differenza di gran momento tra le condizioni dei beneventani e quelle degli altri popoli dominati dai longobardi consisteva in questo, che nel ducato di Benevento non si riconobbero mai beni di proprietà del re, nè dei demanii reali 5 imperocchè siccome la conquista degli stati beneventani fu da Zotone e dai bellicosi suoi successori compita con le proprie forze, così essi soli ne raccolsero il frutto, per modo che tutte le terre acquistate furon divise tra i singoli longobardi, e giudicate proprietà ducale. E quantunque sia noto che quando Autari ascese al soglio longobardo fu fatto comando ai duchi di cedere la metà dei loro possedimenti alla rediviva monarchia, pure è innegabile che i duchi di Benevento non seguirono l’esempio degli altri, poichè non si vide in questo ducato vestigio alcuno di possedimenti reali.

Da una lettera diretta dal pontefice Gregorio ad Arechi, in cui si fa menzione degli actionarii nei paesi abitati dai Bruzii, si rileva che nei paesi conquistati vi erano degli impiegati addetti ad ufficii civili, e benchè non se ne abbia