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TERZO. 22

linea .l g. è precisamente cinque misure, over appriture del detto mio compasso, la qual cosa essendo cosi, diro che il detto angolo .c. (per la ultima del primo di Euclide) è perfettamente retto, et consequentemente la squara .a. esser giusta, ma se la detta linea .l g. sara piu, over manco de cinque appriture del detto mio compasso, diro absolutamente che il detto angolo .c. non esser retto e consequentemente la squara .a. non esser giusta, che è il proposito.

Propositione. V.

Mi voglio certificare in materia se un dato quadrangolo equilatero e perfetto quadro.
S

Ia il quadrangolo .a b c d. equilatero, cioè che li quatro lati .a b c d. et d a. siano eguali, dico che mi voglio certificare se il detto quadrangolo è perfetto quadro, tiro in quello li dui diametri .a c. et .b d. liquali se intersegano in ponto .e. poi piglio il mio compasso, et faccio il ponto .e. centro, et descrivo un cerchio secondo la quantita de .e a. over de .e b. da poi con diligentia guardo se la circonferentia del detto cerchio andasse precisamente per le quatro istremita di quatro angoli .a b c d. del detto quadrangolo, et se la detta circonferentia andara pontalmente per le dette istremita diro, che il detto quadrangolo (per la .30. del terzo de Euclide) sara rettangolo, et consequentemente perfetto quadro. Ma se per caso la detta circonferentia non andara pontalmente per tutte le dette quatro istremita, diro absolutamente, che il detto quadrangolo non esser rettangolo, et consequentemente quel non esser perfetto quadro, che è il proposito.


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