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LIBRO

a conoscerla in materia, ma solamente allo intelletto è nota, et ch’el sia il vero el se sa che l’angolo contenuto dalla corda, et da l’arco del semicerchio tanto vicino a l’angolo retto che’l non è possibile à costituir uno angolo acuto de linee rette che sia più vicino a l’angolo retto di lui, ne ancora tanto vicino quanto lui (come si prova sopra La .15. del 3. de Euclide) seguita adonque che tai propositioni, over argumentationi sempre se verisicano. In quanto al senso in quel termine, over qualita media che giace fra due qualita contrarie in proprieta, over in effetti, cioè che egualmente participa di cadauna di quelle. Et per non star in un solo essempio pigliamo quest’altro. Il sole girando continuamete per il zodiaco ne da alcune volte li giorni maggiori della notte, et alcune altre nelli da minori. Onde per le dette propositioni, over argumentationi seguiria che in alcun tempo, over luoco, ne dovesse dar un giorno eguale alla notte, la qual cosa essendo vera se verificara al senso, et all’intelletto in quello tempo, over in quel loco medio fra li dui tempi, over luochi massimamente contrarij in tai effetti (li quai dui luochi massimamete contrarij l’uno si è il primo grada de cancer, e l’altro si è il primo grado di capricorno, perche quando il sole intra nel detto primo grado de cancer ne da il giorno più longhissimo di la notte che in niun altro luoco, over tempo, et quando intra in el primo grado di capricorno ne da il giorno più cortissimo di la notte, che in niun altro luoco. Ma il ponto medio fra questi dui estremi in effetto contrarij l’uno saria il primo grado di ariete et altro il primo grado de libra.) Ma se la detta argumentatione in questp caso sara mendace. Dico che similmente la se verificara ancora lei (in quanto al senso) in li preditti luochi medij come continuamente vedemo che quando il sole intra in un di dui preditti luochi il giorno se eguaglia alla notte, et se pur non se egualia perfettamete (come approva) et bene (il Reverendissimo Cardinal Signor Pietro de Aliaco in la sesta questione sopra Giovan di Sacrobusto) tal differentia è insensibile. Hor tornando adonque al nostro proposito. Perche evidentemete sapemo che se un corpo egualmente grave sara eietto, over tirato violentemente per il pian de l’orizonte quel andara a terminare il suo moto violente più sotto a l’orizonte che in qualunque modo elevato, ma se lo andaremo ellevando pian piano sopra a l’orizonte per un tempo andara terminanado il detto suo moto violente pur sotto a l’orizonte, ma continuado tal elevatione evidentemente sapemo che a tempo terminara di sopra al detto orizonte, et poi quanto più se andara elevando tanto più andara a terminare più in alto (idest piu lontano del detto orizonte) e finalmente giongendo alla perpendicolare sopra al orizonte (cioè che tal suo moto, over transito sia retto sopra a l’orizonte) quel terminara più in alto over più lontan di sopra del detto piano del orizonte che in qualunque modo ellevato. Onde seguiria per le antedette propositioni, over argumntationi, che gli sia una ellevatione cosi conditionata che’l debbia far terminare precisamente in el proprio piano del orizonte, la qual argumentatione essendo vera se verificara realmente al senso ancora al intelletto in quella elevatione che è media fra quelle due massimamente contrarie in terminatione (cioè fra quella che è per il piano del orizonte e quella che è retta sopra al orizonte, perche l’una fa andare a terminare il det-