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PRIMO.

moto violente, tanto più andera pigro e tardo.

E

Ssempi gratia, sel fusse una possanza movente in ponto .a. che tirare volesse, over dovesse un corpo egualmente grave violentemente per aere, et che tutto il tiro che far potesse, over dovesse la della possanza con esso corpo fusse tutta la linea .a.b. Dico che quello talcorpo quanto piu il se andasse aluntanando dal suo principio (cioè da lo istate .a.) over approssimando al suo fine (cioè all’istante .b.) tanto piu se andaria alentando de velocita, la qual cosa se dimostra in questo modo. Divideremo tutta la detta linea, over transito a,b. in piu spacij, et siano .bc.cd.de.fg.gh. et .ha. Hor perche il detto corpo (per la quarta comuna sententia) faria maggiore effetto in un resistente essendo quello in ponto .c. che non faria essendo in ponto .b. dilche (per la prima

suppositione) lo detto corpo andaria piu veloce per lo ponto .c. che per lo ponto .b. et similmente per lo spacio .d. che per lo spacio .cb. cosi per le medeme raggioni lo detto corpo andaria piu veloce per lo spacio .ed. che per lo spacio .dc. et per lo spacio .fe. che per lo spacio .ed. et per lo spacio .a.b. che per lo spacio .hg. et se piu avanti fusse il principio di tal moto violente, tanto piu nelli seguenti spacii andaria veloce, che è il proposito. Questo medemo se verifica in cadauno che sia violentemente menato verso a un luoco da esso odiato: che quanto piu se va approssimando al detto luoco, tanto piu se va atristando in la mente, et piu cerca de andar tardigando.

Correlario. Primo.

Onde el se manifesta qualmente un corpo egualmente grave in lo principio d'ogni moto violente, va piu velocissimo, et

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