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Se a festi dì gli fean li Ormeni invito,
     La madre rispondea: jeri a Cranone
     99Il prezzo a tor di cento bovi è ito.

Se le nozze venìa di Attorione
     Polisso a nunciar chiamando insieme
     102Con Triope a convito Erisittone,

Ed ella in suon di chi gran doglia preme:
     Or volge il nono dì, plorando sclama,
     105Che il figlio da un cinghial piagato geme.

O madre, per celar la vera fama,
     Quante volte portasti il volto rosso!
     108Se alcuno a nozze il tuo figliuolo chiama,

Misero! inferma, un disco l’ha percosso,
     Ito è sull’Otri a numerar la greggia,
     111Di sella un fero corridor l’ha scosso.

Ed egli notte e dì mense vagheggia
     Chiuso nei penetrali, e tutti ingolla
     114Gli ampi tesor della paterna reggia;

Fame dal manicare in lui rampolla,
     E quanto insacca più tanto più vuole,
     117Lo costui ventre e il mar non si satolla.