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E altrove non mirò tanta pietade.
     Odo gridar Pean: grido che sorse
     120Dapprima nelle Delfiche contrade,

Quando il serpente che a’ tuoi passi occorse,
     Mentre scendevi dalla Pizia rocca,
     Sotto cento quadrella il terren morse.

Io Pean risuonava, Io Pean scocca
     125Liberatore! e il suon che in Delfo uscìo
     La prima volta, in sommo è d’ogni bocca.

Dicea Livor celatamente al dio: 6
     Musa che il suon delle marittim’onde
     In suo stil non adegua, i’ non laud’io.

130Lo rimove col piè Febo, e risponde:
     Grande è l’Assirio rio, ma sozza rena,
     E molto limo a sue piene confonde.

Non portan acque da ciascuna vena
     A Cerere Melisse, ma da sacro
     135Limpido rio, che fior di linfe mena.

Re salve, e Momo sia sempre più macro.