Pagina:In morte di Lorenzo Mascheroni.djvu/45


(45)

Allor Giustizia inesorabil Diva,
Incominciò: Sire del ciel, che libri
15Nell’alta tua tremenda estimativa

Le scelleranze tutte, e a tutte vibri
Il suo castigo, e fino a quando inulti
18Fian d’Europa i misfatti, e di ludibri

Carco il tuo nome? Ve’ tu come insulti
L’umano seme a tua bontade e ingrato
21Del par che stolto nella colpa esulti?

Vedi sozzi di strage e di peccato
I troni della terra e dalla forza
24Il delitto regal santificato.

Vedi come la ria ne’ petti ammorza
Di ragion la scintilla, e i sacri eterni
27Dell’uom diritti cancellar si sforza:

Mentre nuda al rigor di caldi e verni
Getta la vita una misera plebe,
30Che sol si ciba di dolor di scherni;

E a rio macello spinta, come zebe,
Per l’utile d’un solo, in campo esangue
33L’itale ingrassa e le tedesche glebe.