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torre comunale, ed il palazzo sino al primo piano, parimenti di gotica costruzione. Tanto improvviso cangiamento pose il colmo alla disperazione degli abitanti, che desolati sortirono dalla città.

Era trascorsa appena mezz’ora, una novella scossa1, se non della durata della prima, più terribile per Bevagna, finì di distruggerne un terzo, dando il crollo alle fabbriche, che avevano di già sofferto. Fu allora, che rimasero inabitabili e case e conventi. Fu allora, che la sollecitudine del governatore locale dottor Michele Ciotti informò con apposita spedizione il delegato di Spoleto. L’ottimo prelato spedì nella notte stessa professori sanitarii alla cura de’ feriti conosciuti in numero di duecento cinquanta. Due soli fanciulli però, due donne sole soccombettero in tanto trambusto. La terra non fu mai ferma durante la notte2.

  1. Comune a tutta la valle ed alla città di Perugia.
  2. Gli elementi del presente articolo ci furono rimessi dalla magistratura. Ogni errore, che qualche comune vi trovasse, sarà emendato nello specchio del reddito della presente edizione, ove saranno notati i nomi de’ cooperatori.