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giorno 26 dello stesso mese, la valle da densa nebbia fu ingombra, e la terra per la prima volta terribilmente si scosse. Più deboli e brevi moti seguirono pel tratto successivo all’aspetto di un cielo nuvoloso, e allo spirare del caldo vento del Sud combattuto, e per qualche dì di serenità vinto dall’altro di settentrione. Nella sera del dì 6 di novembre, deposta l’ordinaria flemma, da furia si veste, e a cruda pugna si cimenta coll’opposto tramontana. Le nubi sbalzate da questo a quel monte segnano agli osservatori la marcia dei combattenti persino alla notte del giorno 7, che fu tranquillissima sebben carica. Quasi nell’ora medesima della prima, fra lo spazio di pochi minuti, se ne intesero tre molto forti, e continuarono per più giorni con maggiore o minor gagliardìa.... Compì l’anno 1831, e quasi generalmente le preterite sciagure scordandosi, perchè cessato lo spesso baleno, che l’aria pareva volesse lasciare infiammata, e la più spessa e numerosa comparsa delle così dette stelle cadenti, che l’idiota come il colto non avevano sicuramente potuto dimenticare.