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immediatamente la proposta, di cui non riesciva ad afferrarne ciò che per lui era indeterminatezza, rispose:

— Ancora, non saprei decidere. Loro lo sanno, meglio di me, che per ora non conosco nè meno quanto mio padre m'ha lasciato e quanti debiti ci sono.

— Mio caro, male! A quando aspetta? Quando siamo nella sua condizione, bisogna rendersi subito conto di quel che c'è da fare; tra le illusioni non c'è mai da scegliere.

— E se non avessi bisogno di farmi prestare niente?

Quelli risero; e lo scritturale disse:

— Io non ci voglio mettere bocca più: quando saranno d'accordo, mi chiameranno. Sono sempre pronto a fare quel che posso; ma di più no. Più buono di così non potrei essere.

Ed escì, strizzando un occhio al Pollastri; che, da solo, vide prendere una brutta piega al tentativo. Allora, finse di adirarsi, mostrandosi indispettito che un suo consiglio non venisse accolto senz'altro. E si mise a sfogliare certe carte, che aveva davanti. Remigio, tanto imbarazzato che si vergognava, disse:

— Ne parleremo quest'altra volta! Intanto, mi dica quel che ha combinato con la mia matrigna.