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con la matrigna: non voleva nè meno sedersi, per ascoltare subito in piedi. Il Pollastri, cercando di assecondarlo a sorrisi, per non dargli di colpo una delusione che lo avrebbe mal disposto, gli disse:
— Tutto va proprio bene, secondo i nostri sforzi. Io ho anche trovato un mio amico, un amico intimo, che a lei soltanto presterà quel che ci vuole per le prime spese; di cui non si può fare a meno.
Remigio era così contento che, a queste parole, non capì di quel che si trattava; e rispose, distrattamente, per sapere presto quel che sperava:
— Grazie, grazie di tutto!
Il Pollastri chiamò lo scritturale; e questi, mettendosi dalla parte della finestra, dichiarò:
— Io sono a loro disposizione.
Il Pollastri chiese a Remigio:
— Quanto crede che le occorra?
— Ma! Io non saprei.
— Il signor Lenzi ha pochi denari; ma, forse, basteranno. Se crede, domani stesso, lei può fargli una ricevuta provvisoria, e in seguito si prepareranno gli atti.
Remigio, a cui svaniva quella specie di ebrezza che lo teneva come rapito in un sogno, li guardò ambedue; e, allora, rimase un poco perplesso.
Tuttavia, volendo scusarsi di non accettare