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game, senza alcuna altra preferenza, fuor del mondo...„ Erano le parole di lui. Oh sogno!

E stringeva Andrea una diversa inquietudine. S’avvicinava l’ora della colazione offerta dalla principessa di Ferentino.

― Per dove siete diretta? ― domandò.

― Io e Delfina abbiamo preso tè e sandwiches dal Nazzarri, con l’intenzione di godere il sole. Saliremo al Pincio e visiteremo forse la Villa Medici. Se volete farci compagnia...

Egli ondeggiò, dentro, penosamente. ― Il Pincio, Villa Medici, in un pomeriggio di febbrajo, con lei! ― Ma non poteva mancare all’invito; e lo tormentava anche la curiosità d’incontrare Elena dopo la scena della sera, poichè, sebbene egli fosse andato in casa Angelieri, ella non vi era apparsa. Disse, con un’aria desolata:

― Che sfortuna! Devo trovarmi a una colazione, fra un quarto d’ora. Accettai l’invito, la settimana scorsa. Ma se avessi saputo, avrei potuto liberarmi da qualunque impegno. Che sfortuna!

― Andate; non perdete tempo. Vi fareste aspettare....

Egli guardò l’oriolo.

― Posso ancora accompagnarvi per un tratto.

― Mamma, ― pregò Delfina ― andiamo su per la scala. Andai su, ieri, con miss Dorothy. Se tu vedessi!

Come erano in vicinanza del Babuino, voltarono per attraversare la piazza. Un fanciullo li seguiva pertinace nell’offrire un gran ramo di mandorlo che Andrea comprò e donò a Delfina. Dagli alberghi uscivano signore bionde