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profumi, a distillare essenze, a provare ciprie e vellutine, a foggiarsi i capelli, a brillantarsi le unghie, a bistrarsi le ciglia, ogni giorno in un modo nuovo, con sistemi nuovi che lei stessa inventava; poichè il suo sport si limitava a qualche rapida corsa in automobile, all'ora del passeggio, col suo amico; e la sua nutrizione era intensa e copiosa, basata sopratutto, su the, dolci, biscotti, miele e marmellate, — s'indovina facilmente che il sonno di quel temperamento non fosse che apparente, e che l'energia, la vitalità, la sensualità che vi si accumulavano senza tregua, dovessero prima o poi in qualche modo prorompere.

Il suo corpo non faceva che affinarsi e arricchirsi, come la sua fantasia non faceva che complicarsi: tutto questo, sotto l'apparenza della più arrendevole domesticità. La pantera pareva completamente addomesticata, ma non era.

Maura passava talvolta intere ore a sognare, distesa su un tappeto tempestato di cuscini, col suo gattone adorabile sulle cosce.

Quel grosso animale morbido, lento, elegante, silenzioso, con occhi fosforescenti, con mille agguati nei muscoli elastici, con sbadigli e stiracchiamenti che sembravano preludere a un lancio terribile, le piaceva per-