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— Buffo? Perchè? Non ci amiamo forse?

— Ah questo sì! Io almeno... no, sono giusta, anche voi... sì, ci amiamo. Ma francamente, che questo dovesse condurre me e voi al matrimonio, non ci avevo proprio pensato.

— Cara: non possiamo mica seguitare in eterno a guardarci negli occhi senz'altra conseguenza.

— È giusto. Ma... insomma... al matrimonio non avevo pensato.... che so io... mi eran qualche volta balenate delle idee... delle possibilità... degli istinti indecifrabili.. Avevo sentito il bisogno di dilatare l'orbita del sentimento in espressioni più calde, più complete, più degne di voi, amore...

— E di voi.

— Sì... ma è un'altra cosa. Voi avete ben più sofferto e aspettato perchè io possa preoccuparmi della mia felicità. Io non vedo che la vostra, io non sogno che voi, che tutto quanto può interessare voi e la vostra vita... Franco le si inginocchiò davanti. Le baciò avidamente le mani e le braccia ignude.

— Angelo mio! Amore dolce!

Glorietta gli carezzò la testa, immergendo le dita nei suoi folti capelli di giovane forte, glieli scompigliò smaniosamente, con un soavissimo lagno di gattina che sta per distendersi. Franco baciò baciò quelle mani azzur-