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lunga taglia sottile, con un passo di una grazia e di un'armonia che inducevano all'estasi estetica.

Di chi si ama, non si ama solamente la persona in sè: si ama anche il modo di camminare, di gestire, di guardare, di sospirare, di portare i vestiti, di parlare, di dormire.

È il modo di esprimersi, questa segreta emanazione psichica non sempre controllata, che in certe persone ha un fascino così potente da sovrapporsi alla stessa bellezza dei tratti. La linea è messa in valore dal movimento e dall'accentuazione, che fanno del corpo umano uno schema per dei ritmi diversi: dal temperamento che si nasconde in questo schema dipende che i ritmi siano delle melodie divine o dei versi zoppicanti.

Il passo di Glorietta Crimi che avanzava verso Franco tendendogli le mani, era una delle più divine melodie.

Franco si slanciò a quelle mani, le prese, le baciò due o tre volte. Poi balbettò qualche frase banale:

— Come state?... Come sono felice di vedervi!... Cara amica...

La guardò in faccia. Era anche più magra, più pallida, più delicata di un tempo, era un fiore lunare in cima a uno stelo di cristallo. Gli occhi immensi bruciati dall'anima, respiranti una concentrazione di pensie-