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sintesi veloce a una lunga dispersione in cui non possono o non sanno affermare la propria energia di vivere.

Franco Arbace, ex-gaudente, ex-intellettuale, ex-aritocratico, uomo che non aveva trovato il suo stile nella vita elegante ed inutile, s’iniziò con ardore di neofita alla nuova religione della Realtà.

A contatto di questo nuovo idolo, sentiva che tutto il suo essere si svegliava, che tutte le sue energie si sgranchivano, che l’anima, i nervi, il sangue e il cervello partecipavano con pienezza, compenetrandosi, a questa esperienza.

Un mattino, in piazza d’armi, ebbe la rivelazione, per la prima volta, dopo tante voluttà laceranti, del suo essere fisico.

Fu quando un ufficiale diede l’attenti!, ed egli s’irrigidì con elasticità, sentendo che tutte le parti del suo corpo assumevano la posizione ordinata, e che l’armonia perfetta scorreva come un massaggio modellatore dai centri nervosi fino agli ultimi tendini che lo congiungevano alla terra.

In quel momento egli sentì il suo corpo, sentì la terra su cui poggiava agilmente, sentì l’atmosfera che gli si plasmava addosso come un fluido afferrante, sentì frescamente la rispondenza di tutto ciò che era lui e at-