Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/111


— 109 —

— Ottomila.

— Nessuna risorsa, all'infuori di me. Bisognerà costringerla a venire da me. Questo è affar tuo. Ma, mi raccomando, nessuna brutalità, nessun'altra donna in mezzo. E questione di tempo: un mese, non di più, e poi, caro amico, sei becco!

— Non domando di meglio.

— Bene, adesso bisogna che io vada. Ci vedremo oggi, alle 5. Vengo in macchina. Fatevi trovar pronti. A proposito, quanto devo portarti?

— Fa tu...

— Cinquemila?

— Ma sì...

— All right! A stasera!

— Arrivederci.

Così parlarono due mondani.

*

La fine dell'inverno e parte della primavera passarono senza che alcun cambiamento notevole si verificasse nella vita del terzetto Franco-Maura-Mario. Esteriormente le cose procedettero monotone e senza avvenimenti. Internamente, la passione che divorava i tre individui, s'intensificò e si radicò sempre di più.

L'aprile, coi suoi risvegli insidiosi, li