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124 LEGGENDA PRIMA

E divorar io posso, — Messeri, in simil guisa

Il mio pasticcio.

(I Conti - squittiron dalle risa.
Ma già tutti ammutirono. - Suona repente un coro
Di trombe; quattro scalchi - portano un pavon d’oro.
Trol s’avvicina ed arma — la destra sanguinaria,
Poi volanti cultello, — trincia il paon nellaria.
Tuona di plausi il desco; - ballonzola Papiol.)
Il Re: Bel colpo!
I Conti: - Bel colpo! Bravo Trol!

(E intanto i paggi biondi - colman d’eletto vino
60Le asciutte coppe e l’anfore. - Si rallegra il festino.
Il Re canta ad Oliba: - e sulle curve forme

Dell’aurea tazza ei specchiasi - più orribile e deforme.)


È vin di verdèa,

Mia bella Giudea!
È vin che c’infonde
Le colpe nel core.
Ha gocciole, ha onde
Di rabbia e d’amore!
È vin di verdèa

Mia bella Giudea!