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— «Da sessanta a settantadue lire sterline.»

— «Non è poi tanto,» disse Lucy. «Non credo di averle ora nella mia borsa; ma io posso dar questa somma.»

La Hutchins ebbe ordine di portare lo scrigno di miss Davenne; ed esaminato lo stato delle finanze, fu trovato un bilancio di trenta lire, diciassette scellini e qualche pence. «Chiederò a papà il resto,» disse la signorina; «tutta la somma sarà pronta domani. Volete voi intavolare immediatamente l’affare, cosicchè non si perda un altro giorno?»

— «Volontierissimo,» rispose Antonio. «Il primo passo che farò, sarà diretto a trovar l’uomo di cui m’è stato parlato. S’egli ha realmente volontà di rientrare in servizio, lo spediremo immediatamente a Genova con cinquanta franchi per le spese di viaggio. Il resto della somma che sarà convenuta, potrà depositarsi in mano di qualcheduno in Genova, per esempio, del Console inglese, e gli sarà pagata quando il cambio sia stato eseguito. V’ha un mondo di formalità in questo come in ogni altro affare. Ma nemmeno una parola di ciò a Speranza. Ci abbiamo a guardare dal metterla in grandi aspettazioni; perchè, se venisse a mancare il nostro disegno, non le avremmo allora preparato che una peggiore delusione.»

— «Dunque credete voi che ci sia il caso di non riuscire?» domandò Lucy tutta spaurita.

— «Sì,» rispose Antonio. «Se il Comandante venisse a subodorare il nostro disegno, e si mettesse in testa di opporvisi, non ci riusciremmo più di certo. Dobbiamo pertanto agire colla maggiore cautela.»

Quanto suonavan dolci alle orecchie di Lucy le parole nostro disegno, noi dovremmo far questo e questo! Quanto le riusciva caro di avere un interesse in comune con quel cortesissimo fra tutti i medici!

— «Quando sarà venuta l’opportunità, darò una bella lezione tanto a Battista che al suo cambio, sul pericolo delle ciarle imprudenti;» disse Antonio. «Intanto bisogna che io scriva due righe d’incoraggiamento al giovane. Lo farò quest’oggi stesso.»

— «Grazie,» disse Lucy; e vedendo che il dottore stava per alzarsi, aggiunse: «Una cosa mi resta ancora: bisogna ch’io sappia il paese lontano lontano nel quale si recò Battista.

— «Sydney,» rispose il Dottore, «nel paese dei Tipodi,» e proruppe in una risata.

— «E di qual male morì il padre di Speranza?»

— «Di un male del quale non vi ricordereste mai il difficile nome scientifico, di un male che impedisce lo sto-