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Le disfatte del diavolo 343

vigilie, erano come tante fazioni di guerra, atte a tener lontano il nemico, o a fargli perdere novamente terreno, se mai si fosse già troppo inoltrato. Arme formidabile, sempre pronta al bisogno, e di facile uso, era il segno della croce, non meno buona per l’offesa che per la difesa. Innumerevoli diavoli ebbero a confessare di propria bocca che non era loro possibile resistere alla virtù del sacratissimo segno, il quale li empieva di confusione e di sgomento. Col segno della croce, non solamente si cacciavano i demonii, ma si estinguevano incendii, si sedavan procelle, si guarivano infermi, si ammansavano animali inferociti, e molte altre cose difficili si facevano. Grande efficacia pure avevano i nomi di Dio Padre, di Gesù, della Vergine Maria, invocati con fervore di fede, e gettati come una sfida in volto ai dannati. Poi veniva l’acqua benedetta, più cocente alle cervici e alle terga scellerate che non la pece bollente e il piombo fuso delle caldaje infernali. Le campane, che empievano l’aria di lor voce squillante, invitando i fedeli alle cerimonie del culto, alla meditazione, alla preghiera, annunziando le