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DEL CAVALLARIZZO

no, si sentano più caldi del dover, per natura loro saranno caldi. Et se si moveranno insieme spesso, maggior certezza havrete del lor colore, del quale è ufficio proprio di movere, circondare, & essagitare. Ma gli occhi non da per se essentialmente si moveno, ma accidentalmente. Perche i muscoli sono quelli, che moveno sopra, & sotto, dentro, & fori. Et se haveranno le vene più larghe, & grosse dell’ordinario de gl’altri occhi; daranno ancora segno di maggior calore, dono del quale è in oltre à quello si è detto d’allargare, & ridurre la materia atta alla distensione. I cavalli adunque c’havranno gl’occhi di qualità tali, havranno finalmente il cervello di sua natura caldo, dal quale ne gl’occhi proviene & la caldezza, & la freddezza. Ma ch’effetti faccia il cervel caldo, freddo, & temperato, dirò di sotto nel capitolo seguente. Gl’occhi freddi sono contrarij a’ suddetti: percioche se si toccano con mano si sentono freddi, & sono tardi, & difficilmente si moveno, & hanno le vene strette. Perche effetti del freddo sono, il restringere, render pigro al moto, & indur sonno. Gl’occhi umidi sono molli, & pieni d’umore. Ma quelli che sono secchi sono squallidi & duri: quelli molto atti alle lacrime, & questi al lagrimar molto difficili, & questi & quelli atti à patire infermità più che quelli, che tengano il luogo di mezzo. Hor questo non solo pò giovare, conoscendosi bene, à saper la natura del cavallo, di che temperatura di cervello sia; ma etiandio à rimediarlo: Percioche se sarà troppo caldo l’occhio fuor del suo ordinario, over troppo freddo, troppo humido, over troppo secco, sempre havete ad aiutarlo col suo contrario. Perche le cose contrarie con le contrarie si curano. Se l’occhio sarà grande, & di ben fatta, & conveniente figura, & l’attioni partinenti all’occhio, che sono il vedere & moversi, saranno bone; sarà segno di temperamento bono, non solamente de gl’occhi, ma etiandio di tutto il corpo, & dell’animo ancora. Ma gl’occhi piccoli & di mal fatta, & non conveniente figura, dimostrano il contrario di quello si è detto de gl’occhi grandi. Ma se la forma loro, se ben piccola, sarà però bella & conveniente, & le attioni saranno bone; dimostreranno la materia del cervello esser poca, ma temperata. Se il color dell’occhio sarà glauco, & cesio, & sarà di honesta grandezza posto in fuora, sarà di bono indizio. Percioche il cavallo che havrà tal occhio havrà etiandio molto del signorile, & tanto più & meno quanto più & meno sarà accompagnato dall’altre parti correspondenti belle, & bone del corpo, & de’ mantelli, & havrà bon’animo, & bona vista. Gl’occhi de’ cavalli favoriti del divo Augusto furono glauchi ò cesii, cioè felinei, &, come dice Celio, d’un certo splendore ornati & mista & dicesi color glauci, quando ha admisto col color verde un certo bianco; che non si pò dire veramente bianco. Et dall’homo infuora solamente il cavallo ha il color vario ne gl’occhi, secondo l’opinione di Aristotele.