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LIBRO SECONDO 60

cipio. Nel quale non vedo altra regola se non che nel principio ogni poledro dev’esser molestato poco, & massime nelle rote. Ma pian piano, & à poco à poco di se deve accrescere lena, & prestezza fin tanto che si venghi ad honeste termine dell’uno, e dell’altro. Et notate che generalmente tutti i cavalli girano volentieri per natura più dalla man sinistra, che dalla destra. Si perche quella è lor più facile, alla quale la natura gli ha spenti, & insegnati, facendoli nel lor nascimento venire col capo inclinato sulla sinistra. Si perche il movimento da destro nel sinistro è naturalissimo, à gl’animati; come anco perche con la mano sinistra noi teniamo la redine in mano, la corda del capezzone tirata più a segno, & i garzoni istessi che li governano l’inducano à questo col menarli con la man dritta sempre, & con voltarli in stalla nelle lor poste con la medesima mano, più che con l’altra. Et noi anco per questo li possiamo agitare più facilmente su questa mano che sull’altra. Havendo dunque questo il cavallo dalla natura, dal moto, e dalla mano dell’homo, sarà bene, che sempre, ò quasi sempre si cominci il girare, & si finischi sulla man dritta. Et notate, che essendo il moto sempre più violento nel fine, che nel principio, & mezzo, parlando de’ moti naturali, come saria à dire per dar essempio, s’io tiro un sasso in giù, il quale per essere cosa grave naturalmente tende al basso, chiaro è che di più furia andarà quanto più andarà verso il suo fine, che è andare al basso, così pare anco, che il cavallo finischi con più furia volteggiare sull’una, che sull’altra mano, come à quella, che gl’è più naturale, ma quanto questo accade, si deve in quel finire girsene più trattenuto assai. Vi averto ancora, che se vedere il cavallo ò sia poledro principiante, ò mezzo fatto, over fatto del tutto, che inchini piu dall’una, che dall’altra mano, over pieghi più il collo a questa, che à quella: il che può ben stare, & sta molte volte, che naturalmente alcuni cavalli nasceno, al contrari o di quelli, che havemo detti, col muso, & collo volto sulla man dritta più che sulla stanca; à cavallo dico che piegherà più sull’una mano che sull’altra mano, devete usar sempre il giro à lui contrario, se nel cominciar de i giri, come anco nel finire. Come saria se piega, & storce il collo alla sinistra, cominciar il roteggiare, & anco i maneggi sempre sulla destra. Et al contrario, se piega sulla destra cominciar sulla sinistra, et in quelle finire, che gli sono più dificili, et nelle quali havete cominciato la lettione. Hor uscendo fuori da queste tre ruote grandi pur di trotto, & più vivo, & determinato ancora, che in quelle non havete fatto, da dritto in dritto quanto saria un giusto ropolone, ve n’andrete à pararlo per il dritto nel mezzo delle due rote picciole. Et fermatovi alquanto, et accarezzato il poledro nel guidaresco, over nel collo, lo aviarete di passo per la ruota, che vi è à man dritta due ò tre volte, et mutando mano: così come faceste di sopra nelle ruote grandi, farete in queste picciole. Eccetto, che nel finire vi devete