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DEL CANAPAJO


LIBRO PRIMO.


 

I
o, che Bacco seguendo, le sue Tigri,

Che al carro allaccia, colla dura sferza,
E col pungolo mio spesso attizzai:
Sicchè per vie novelle, in questa etate,
5Ebbro sovente in Baccanal fui tratto:
Sazio di più innestar pampini, e tralci,
Dopo tant’anni, che alle Viti intorno,
Per trarne il frutto, in compagnia sudai:
Alfin con nuova età, cangiando Cielo,
10E dal superbo Eridano passando
A la sinistra man del picciol Reno,
Dov’ebber gli Avi miei nido, e riposo,
Di Vignajuolo, Agricoltor son fatto:
E canterò la CANAPE, e la vera
15Cultura d’un sì nobile virgulto,
Che ne’ Campi d’Italia, e piucchè altrove,
Nel Felsineo terreno, e nel vicino
CENTESE floridissimo recinto,
(Dov’è una Terra, che Città può dirsi,

20Tan-