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IL BUON CUORE 67


della città ribelle dichiarando, per tre volte, che il potente Re dei Re manda un Uomo al popolo fedele. Venite, dunque, a cercarlo, poichè dev’esservi caro, poichè tergerà le vostre lagrime: metterà fine, in tutto l’Universo, alle vostre tempeste e ai vostri inverni con le vittoriose sue armi. Forse, vi sembrerà ignoto o di origini basse, ma egli è d’illustri natali: di quelli dei vostri Sovrani più antichi, coi loro favori con l’assistenza divina. Che i vostri mortali languori cessino, oggi, i rigori che i vostri cuori gioiscano; è lui che deve liberarvi poi* dovrà massacrare il luogo onde siete la preda. Io veggo la santa umiltà fare qualche difficoltà nell’ascendere al trono supremo, ma l’Angelo che verrà infine lo persuaderà di ricevere il Diadema. Gli prometterà ogni onore, gloria, potenza e benessere: e, per più infallibil segno, il Patriarca benedirà tale missione e profetizzerà ch’egli sarà supremo Monarca. Allora vedrete rifiorire la pace e vedrete morire i vostri tormenti e il vostro martirio ché chi regna in Oriente comanda su l’Occidente cadrà sotto il suo Impero. Voi che aspirate a grandezze voi che mettete il vostro cuore nel giro di una corona, applaudite tutti delle mani voi tutti, altra gente, che questo Monarca circonda. Voi, infaticabili soldati, venite, in folla, a combattere per una sì giusta vittoria; verrà, così, la felicità che guida all’eternità, vi coronerà di gloria. Ma, intanto, convertitevi e, di cuore, piegate i ginocchi innanzi all’eterna potenza perchè il vostro Salvatore vi comunichi il suo favore, il suo amore e la sua assistenza.

Ora che la suina dell’Impero ottomano è, per tante traversie di religione e di diplomazia, a non lunga scadenza, può recar sorpresa, e non piccola, codesto poetico tableau prophétique apparso, quando la potenza della Mezzaluna era al suo zenith e quando la furia barbaresca e le criminose audacie di innumeri bande di pirati atterrivano l’intera Europa; quando un re di Francia doveva protestare per i cattivi trattamenti usati al suo ambasciatore e quando nessun patentato europeo poteva essere accolto in udienza dal Sultano se non si fosse prima abbigliato ed equipaggiato alla turca. L’anonimo e mistico poeta della profezia si lanciò guidare da quel potente senso religioso che à.. dovina non pure il presente e l’avvenire, ma il nascosto, ed acclude la più profonda sapienza. E ne lascia pensosi. DELIO CARLI.


Religione


Vangelo della quarta Domenica di Quaresima

Testo del Vangelo.

In quel tempo, passando vide Gesù un uomo cieco dalla sua nascita; e i suoi discepoli gli domandarono: Maestro, di chi è stata la colpa, di costui, o de’ suoi genitori, ch’ei sia nato cieco? Rispose Gesù: Nè egli, nè i suoi genitori han peccato; ma perchè in lui si manifestino le opere di Dio. Conviene, che io faccia le opere di lui, che mi ha mandato, fin tanto che è giorno; viene la notte, quando nissuno può operare. Sino a tanto che io sono nel mondo, sono luce del mondo. Ciò detto sputò in terra, e fece con lo sputo del fango e ne fece un empiastro sopra gli occhi di colui. E dissegli: Va, lavati nella piscina di Siloe (parola che significa il Messo). Andò pertanto, e si lavò, e tornò che vedeva. Quindi è che i vicini, e quelli che l’avevan prima veduto mendicare, dicevano: Non è questi colui, che si stava a sedere Chiedendo limosina? Altri dicevano, è desso. Altri, no, ma è uno, che lo somiglia. Ma egli diceva: Io son quel desso. Ed essi dicevangli: Come mai ti si sono aperti gli occhi? Rispose egli: Quell’uomo che si chiama Gesù, fece del fango e unse i miei occhi, e mi disse: Va alla piscina di Siloe e lavati. Sono andato, mi son lavato, e veggio. E allora gli dissero: Dov’è colui? Rispose: Non so. Menano il già cieco ai Farisei. Ed era giorno di sabato, quando Gesù fece quel fango, e aprì a lui gli occhi. Di nuovo adunque l’interrogavano anche i Farisei, in qual modo avesse ottenuto il vedere. Ed ei disse loro: Mise del fango sopra i miei occhi e mi lavai, e veggio. Dicevan perciò alcuni dei Farisei: Non è da Dio quest’uomo, che non osserva il sabbato. Altri dice