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86 LA PRIAPEA

XXXVIII.


Priapo, sendo già come si vede
     Il Papa cortesissimo in donare,
     Volendo i doni tuoi rimunerare
     4Queste gran preminenze ti concede.
Che possi il capo mettere ed il piede
     In ogni luogo ove ti puoi cacciare,
     E delle Suore possi fare e sfare,
     8Senza guardar gli anelli della fede.
E ti concede per più gran favore
     (Poichè il cazzo non guarda a parentato,)
     11Che facci pur come ti dice il core.
Purchè in un modo sia ciascun trattato,
     E tanto il giusto quanto il peccatore,
     14E che tel meni, e che non sia peccato.


XXXIX.


Giovane, anzi che il tempo se ne covra,
     Datti dico al buon tempo e al sollazzare,
     E pur che ti sia a core, non guardare
     4Ove si trova Sodoma e Gomorra.
Non far disegno che l’umor concorra
     Per volerlo in un tratto poi sborrare,
     Che quella cosa è simile al pisciare,
     8Dove t’abbatti; là ti slaccia e sborra.
Non guardar, come guardano i corrivi
     Ch’ella t’è zia, e tu le sei cognato,
     11Ma ficca pure, e dove arrivi arrivi.
E se hai poi tema che non sia peccato,
     Mancano per li morti e per li vivi
     14I giubilei a duemila al ducato?