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DEL FRANCO. 99

LXIV.


Tengo per fermo, o donne, voi sapere
     Finamente giocar di bagattella,
     Avendo l’una mano alla scarsella,
     4E con l’altra cercando entrattenere.
Basta che non v’ho visto comparere,
     Che ’l mio radicchio con la nepitella
     M’avete, e tutta ancor la pempinella
     8Rubata da vedere e non vedere.
Or potrà far san Pietro e la sua rete
     Che così destramente vi meniate
     11Dove con la vostr’arte comparete?
Voglio io morir, se quel che voi toccate,
     Non così tosto nelle man l’avete,
     14Che per entro la fica vel cacciate.


LXV.


Donna, che diavol fai? non ti vergogni?
     Sei nella casa tua sì spensierata,
     Che per far tutto dì la cotognata,
     4Mi togli all’orto mio tutti i cotogni?
Per Dio, che in questa foggia mi svergogni
     Rubbandomi la robba più pregiata;
     Che se nol sai, quest’è la più stimata,
     8E di che più mi servo ne’ bisogni.
Perchè vo’ che s’ajutino con ella
     Tutti color ch’all’orto mio conduco,
     11Se alcun avesse mai la cacarella.
Altrimenti m’avriano per Eunuco,
     Nè per lo Dio; che ha sempre alla scarsella
     14La medicina da turare il buco.