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MONTANO.
Un’allegrezza ho nel mio cor, Tirenio,
Con sí stupenda maraviglia unita,
Che son lieto, e noi sento;
Nè può l’alma confusa
Mostrar di fuor la ritenuta gioia,
Sí tutti lega alto stupore i sensi.
Oh non veduto mai, nè mai piú inteso
Miracolo del cielo!
Oh grazia senza esempio;
Oh pietá singoiar de’ sommi Dei!
Oh fortunata Arcadia:
Oh sovra quante il Sol ne vede e scalda,
Terra gradita al ciel, terra beata!
Cosí il tuo ben m’è caro,
Che ’l inio non sento: e del mio caro figlio
Che due volte ho perduto,
E due volte trovato; e di me stesso,
Che da un abisso di dolor trapasso
A un abisso di gioia;
Mentre penso di te, non mi sovviene;
E si disperde il mio diletto, quasi
Poca stilla insensibile e confusa
Nell’ampio mar delle dolcezze tue.
Oh benedetto sogno,