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De’ ministri minori,
Per quella via che ’l Satiro avea mostra,
Tenebrosa ed obbliqua,
Si condusse nell’antro.
La giovane infelice,
Forse dallo splendor delle facelle
D’improvviso assalita e spaventata,
Uscendo fuor d’una riposta cava
Ch’è nel mezzo dell’antro,
Si provò di fuggir, come cred’io,
Verso cotesta uscita che fu dianzi
Dal Satiro malvagio,
Coni’ e’ ci disse, chiusa.
CORO.
Ed egli intanto che facea?
ERGASTO.
Partissi,
Subito che ’l sentiero
Ebbe scorto a Nicandro.
Non si può dir, fratelli,
Quanto rimase ognuno
Stupefatto ed attonito, vedendo
Che quella era la figlia
Di Titiro; la quale
Non fu sí tosto presa,