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il mistero del poeta 293

giunsero gli Steele. Pigliai presto congedo; il signor Steele mi accompagnò a casa.

Egli potè allora finalmente raccontarmi la crisi di Norimberga. Al suo ritorno da Eichstätt miss Yves vi era stata accolta dagli zii con la freddezza la più accigliata. Costoro avevano ricevuto dal professor Topler un biglietto, in cui egli, riconoscendo di non poter rendere felice la signorina, si scioglieva da ogni impegno. I compagni di Violet, Luise von Dobra e suo padre, erano stati immediatamente sottoposti a un interrogatorio, riuscito alquanto burrascoso perchè Luise aveva arditamente difesa la amica sua e perorata la mia causa. Gli Yves non avevano poi parlato alla nipote per sei giorni, durante i quali non si sapeva se avessero chieste altre informazioni o scritto a Topler o che diavolo avessero fatto. Finalmente, una mattina, avevano espressa a Violet, in forma solenne, la loro disapprovazione, ed ella non era riuscita a persuaderli di non avere colpa alcuna, di essersi mantenuta sempre fedele, per parte sua, all’impegno preso col professor Topler, benchè avesse detto ben chiaro fin da principio che non lo