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degli altri. Non mi chiamo Antonio Schirardi marchese di Roccaverdina per nulla!

— A voi sarà lecito; ma una famiglia come la nostra....

— I Mugnos non sono da meno dei Roccaverdina.

— Erano!

— Il sangue non muta; il nome è qualche cosa.

— C’è un orgoglio che non può essere scompagnato dai mezzi di farlo valere. Io la penso come la mamma. E per ciò ho detto alla baronessa quel che deve avervi riferito, se ho ben compreso il significato delle vostre prime parole. Siate sincero, per vostro bene e mio! Tutto è rimediabile ora.

— Quando il marchese di Roccaverdina ha impegnato la sua parola....

— Potete esservi ingannato. Qui non si tratta della vanità di mantenere o no la propria parola. Io vorrei detto da voi....

Ella parlava con gentile timidità, quantunque non timide fossero le parole. La voce era alquanto affiochita dalla commozione, e anche dalla circostanza di dover ragionare alla presenza della baronessa, della mamma e della sorella.

Il marchese, ammirando l’assennatezza delle parole di Zòsima, cominciava a scoprire che sotto quel contegno nobile e riserbato covava un fuoco intenso, a cui soltanto la fortezza della volontà di lei non permetteva di divampare.