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Cominciò a giuocare davvero con la bambina; si sfioravano la guancia con la guancia, si morsecchiavano, volgevano il viso fingendo di guardar lontano, di non vedersi più, e poi lo rivolgevano l’un verso l’altra con un grido di sorpresa, per spaventarsi a vicenda.
Il vecchio li guardava.
— Quanti anni hai? — domandò a Bellia.
— Sedici.
— La creatura ne avrà tre. Sei troppo vecchio per poterla sposare.
E Bellia provò un senso misterioso di gioia, come per una rivelazione. Sì, poteva un giorno sposarsi, aver figli anche lui: ci aveva pensato già qualche volta ma vagamente solo per calcolo o per uno stimolo sensuale; adesso era altra cosa. Gli sembrava di abbracciare nella bambina una donna ch’era insieme sua moglie e sua figlia; che gli destava piacere e tenerezza assieme.
— La sposerò lo stesso, — gridò. — Vero che ci sposiamo? Mi vuoi, Ella? Ti piaccio?
— Piace, Ella.